Ci sono momenti in cui senti l'esigenza di esprimerti in forma artistica, di vedere in qualcosa di tangibile il manifestarsi delle proprie emozioni. Non trovando nelle forme tradizionali di disegno uno sfogo appagante di tale necessità ho approcciato a ciò che in forma generica e a volte anonima viene denominata “Arte Digitale”.
Il mouse è diventato lo strumento di espressione della mia dimensione artistica. Un percorso incominciato da qualche anno, da coniugare con il lavoro quotidiano di marketing & comunicazione, nel quale rigidi schemi troppo spesso imbrigliano la libera creatività della mia mente.
Artigiano del virtuale: catturo immagini, le monto, modello, affilo, assemblo, rimonto e restauro fino a quando non ha compiuto il lavoro desiderato, quello che la mia immaginazione si era prefissata di raggiungere.
Emozioni e sensazioni, stati della mente e paesaggi fantastici in un susseguirsi di luci e colori, così chiudendo gli occhi vedo il mio mondo virtuale fatto di momenti angoscianti e di paradisi di tranquillità. La parola d'ordine è liberare la fantasia dalla prigione di un cervello serioso e lasciar libero sfogo alle idee e ai sogni.
"Il virtuale è un’estensione del reale... puoi allargare e restringere, capovolgere o raddrizzare come vuoi. Sembra che la mente non abbia limiti nello scolpire le strutture virtuali. E’ come se la nostra immaginazione non fosse più prigioniera di quelle classiche prospettive geometriche appartenenti alla dimensione del reale. Di conseguenza, l’ambiente virtuale diventa “esplosivo” e scatena una vera e propria rivoluzione dell’immaginazione." Gilles Deleuze
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